Il Temporary Manager, si nutre dei cambiamenti e si abbevera di nuove sfide.
Ha già svolto una carriera di tipo tradizionale, si sente già appagato da questo punto di vista, ed è alla ricerca di altri stimoli. Trovarsi ciclicamente confrontati con una situazione aziendale totalmente mutata, che si esplica in mercati diversi, che deve essere canalizzata e adeguata a prodotti diversi e calibrata su interlocutori diversi, comporta una tensione notevole che, mentre per un ottimo manager potrebbe essere semplicemente stressante, per un bravo Temporary Manager è invece stimolante, non c’è bisogno di “gestire” lo stress perché non lo si subisce, anzi, se ne trae motivazione: quello che per molti è un fattore negativo da gestire nel modo migliore possibile, per altri è un fattore propulsivo.
Questo è ciò che fa del Temporary Manager l’autentico attore del cambiamento.
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